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LE VERDURE
Le verdure, oltre che un contorno necessario, possono rappresentare una pietanza (spesso
un pranzo) completo sotto tutti i punti di vista. Solo la cucina aristocratica li considerava
come semplice supporto a piatti di carne e pesce, mentre nella cucina popolare erano
l'elemento essenziale.
I fagioli, che per secoli hanno rappresentato l'apporto proteico principale delle classi
povere (la raffigurazione classica e' quella del mangiatore di fagioli del Carracci) sono
oggi il tipico crocevia fra cucina popolare e cucina dotta (si vedano le ricette con scampi).
Allo stesso modo, la pasta e fagioli, altro piatto che ha consentito la sopravvivenza di
intere generazioni rappresenta oggi non solo un pasto dieteticamente raccomandabile, ma
anche una straordinaria occasione di ritrovare sapori sempre piu' rari.
Un altro ingrediente fondamentale piu' legato alla tradizione nordeuropea che a quella
mediterranea e' la patata. Come e' noto, questo tubero fu importato da Colombo, ma fu per
lungo tempo considerato solo cibo per animali e dei poveri (al tempo la distinzione fra
questi e quelli essendo alquanto sottile). Si vuole che Parmentier nel 1751 fatto prigioniero
dai prussiani (non era combattente, ma farmacista dell'armata francese) e nutrito a patate,
ne intuisse subito il valore alimentare, commettendo pero' un grosso errore: quello di
ritenerlo surrogato del frumento per la preparazione del pane. L'ingresso nella cucina
borghese avviene dunque successivamente. La caduta dei pregiudizi e la fantasia dei
cuochi ha pero' conentito di riparare all'oblio del passato.
Senza arrivare all'assolutismo dei vegetariani puri, la vita odierna richiede elevati consumi
di verdura, sia cruda sia cotta. Insalate di ortaggi di stagioni (di cui qui non si danno
ricette per non offendere la fantasia di chi legge) possono costituire un pasto ricco di
fragranze e completo, soprattutto a mezzogiorno. Analogamente, molte delle ricette
contenute in questo capitolo, si prestano ad essere utilizzate come pietanze, piuttosto che
come accompagnamento dei piatti di carne e di pesce qui indicati, che risultano gia'
abbastanza impegnativi, anche per chi deve solo gustarli e che si giovano di
accompagnamenti piu' semplici, come patate a vapore, fagiolini lessati, broccoli, insalate
semplici.
Un problema particolare delle verdure e' quello della presentazione che, come sempre,
costituisce un elemento essenziale. Tutte le verdure verdi rischiano di assumere dopo la
cottura un colore scuro e poco invitante. Per mantenere le verdure verdi e' necessario farle
cuocere in molta acqua, tenendo scoperta inizialmente la pentola (se proprio volete sapere
le cause chimiche del fenomeno, leggete il bel libro di McGee citato in bibliografia).
Inoltre, tutte le verdure da cuocere che tendono ad annerire e che non devono essere
lessate (carciofi in primis) devono essere preventivamente immerse in acqua acidulata con
limone. In cottura, l'inesauribile McGee consiglia un altro trucco. Si stemperano un paio di
cucchiai di farina in un po' d'acqua, si passa il tutto al colino fine e si diluisce in un litro
d'acqua fredda, salando leggermente e aggiungendo due noci di burro o il corrispondente
di olio: il grasso ha il compito di creare una pellicola isolante che impedisce il contatto fra
i carciofi e l'aria. Si porta il liquido a ebollizione e vi si cuociono i carciofi.
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