GNOCCHI E CHENELLE

Gli gnocchi (assieme ai ravioli) sono uno dei derivati della farina piu' diffusi fin dai tempi del Medioevo, tanto da essere considerati da alcuni (Alberini) i veri progenitori della pasta, in tutte le sue forme. In realta', le origini degli spaghetti, come si e' appena ricordato, vanno fatte risalire agli Arabi, mentre gli gnocchi rappresentano un cibo diverso, a cui si collega nell'immaginario dell'epoca l'idea di abbondanza. Nel paese di Bengodi del Decamerone di Boccaccio Calandrino sogna gnocchi che rotolano da montagne di parmigiano grattugiato.

Come i ravioli del tempo, anche gli gnocchi si condivano con abbondante zucchero; per quanto bizzarra possa apparire questa idea, non va dimenticato che molte ricette moderne sono ancora basate sulla contrapposizione di dolce e salato.
La ricetta dei ravioli di zucca riportata nel capitolo delle paste ripiene, trova nell'uso contemporaneo di amaretti e mostarda la traduzione al gusto moderno della cucina medioevale.

Le chenelle sono la versione dello gnocco meno compatta fisicamente e quindi piu' delicata da realizzare. Data la morbidezza dell'impasto sarebbe impossibile confezionarle a mano come gli gnocchi. Si ricorre quindi a due cucchiai per formare degli ovuli che ricordino vagamente gli gnocchi, gettandoli direttamente nell'acqua bollente in modo che si rapprendano senza sciogliersi.


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